SULMONA – Un licenziamento, 2 sospensioni per 6 mesi, una sospensione per 4 mesi, una sospensione per 30 giorni, una sospensione per 20 giorni, una sospensione per 8 giorni, 5 archiviazioni, 5 rimproveri verbali, una multa di 4 ore di retribuzione per i restanti dipendenti. Arriva finalmente a conclusione la vicenda dei furbetti del cartellino, o almeno quella interna del Comune. Dopo due anni di ritardi e attese, il caso che fece scoppiare lo scandalo dei furbetti del cartellino al Comune di Sulmona approda al verdetto dell’Uffico provvedimenti disciplinari del Comune di Sulmona in relazione all’indagine che la Guardia di Finanza ha avviato nel 2016 su false attestazioni di presenza in servizio. L’Udp, impersonato dalla segretaria Nunzia Buccilli, in appena tre mesi ha vagliato attentamente le singole posizioni, anche tenendo conto delle memorie difensive presentate dai dipendenti coinvolti. Dopo i primi 12 rimproveri verbali con la lettura della documentazione fornita dalla Guardia di Finanza, sono state inviate dall’ufficio ad altrettanti dipendenti 25 contestazioni di addebito. Parallelamente a questa ci sono l’inchiesta penale con otto rinvii a giudizio e quella della Corte dei conti con il processo che si sta svolgendo in questi giorni e che vede coinvolti altri otto dipendenti, con l’ex segretario Santopaolo e la dirigente Sorrentino condannati a pagare le sanzioni più alte (70mila e 40mila euro).
Annunciando la conclusione del procedimento, il sindaco Annamaria Casini commenta che “finalmente possiamo scrivere la parola fine su una vicenda complessa, delicata e dolorosa che ha travolto il Comune di Sulmona gettando discredito sulla macchina amministrativa. E’ stata fatta piena chiarezza e, in termini di responsabilità, sono state opportunamente differenziate le varie posizioni, tenendo conto anche di quanto emerso nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Sulmona. Va detto, anche per ristabilire un giusto equilibrio nella percezione dell’opinione pubblica, che molte delle irregolarità riscontrate si sono rilevate di lieve entità. La conclusione dei procedimenti per tutte le posizioni coinvolte consentirà senza dubbio di ripristinare una situazione di normalità a palazzo San Francesco, nell’interesse della cittadinanza ma anche dei dipendenti coinvolti, che hanno potuto chiarire le proprie responsabilità. Nello stesso tempo si ristabilisce l’onore e la credibilità di quei dipendenti che hanno lavorato con senso di responsabilità. Ad ogni buon conto all’esito del procedimento penale l’Upd potrà riaprire il procedimento amministrativo”. Il sindaco conclude sottolineando che “in questi mesi ha lavorato in maniera attenta e puntuale sulla vicenda il Segretario Generale Nunzia Buccilli, che ringrazio per la serietà, l’impegno e la correttezza nei confronti dell’Ente e dei dipendenti stessi”.